CHIESA DI SAN MARTINO (DUOMO)

 

Costruita nel XIV sec. ove sorgeva una chiesa già attestata nel secolo precedente, la Chiesa di S.Martino fu oggetto nel XVII secolo di un imponente rinnovamento che portò alla sostituzione degli altari del '300 e '400. Significativi lavori di ristrutturazione si ebbero nel corso dell''800.

Pulpito del Duomo

Posta sopra un'ampia gradinata di marmo, presenta una facciata marmorea con quattro pilastri lisci che delimitano tre spazi terminati in alto da sequenze di archetti a sesto acuto che si susseguono anche sulle fiancate. Al centro della facciata, il grande rosone riccamente decorato e, sopra le tre porte, lunette a tutto sesto con bassorilievi raffiguranti la Crocifissione (al centro), la Resurrezione (a sinistra) e la Pietà (a destra). Un grande stemma mediceo è posto sopra la porta centrale, a fianco della quale è un bassorilievo raffigurante S.Giovanni Battista.

Il caratteristico campanile di mattoni, che secondo il progetto originario doveva essere rivestito in marmo, è alto circa 36 m. e risale al sec. XVI.

Duomo di S.Martino, Dipinto della Madonna del SoleLa pianta è a tre navate, con transetto e abside. Numerose le opere d'arte conservate all'interno. Del corredo scultoreo e pittorico più antico rimangono un Crocifisso ligneo del primo Trecento, la statua in marmo dell'Annunziata (XIV sec.) ed il veneratissimo dipinto della Madonna del Sole, riferibile ad un pittore di cultura tardogotica (XV sec.), visibile solo in occasione di festività in suo onore.

 

Tra le pregevoli opere in marmo, si segnalano: il pulpito, ricomposizione seicentesca operata raccordando il piedistallo (di Lorenzo Stagi,1504) e gli scomparti della cassa con figure degli Evangelisti in bassorilievo (Bertocco e Filippo Cassoni o Donato Benti, 1508) mediante una tazza con figure di mesi e segni zodiacali e con l'aggiunta di una scala (Andrea Baratta, 1696); il S.Giovanni; i capitelli murati nei pilastri e le acquasantiere di Stagio Stagi (XVI sec.); i grandi candelabri (XVI sec.); i confessionali e gli altari, testimonianza del rinnovamento seicentesco.

 

Delle opere pittoriche, oltre ai dipinti murali delle volte e delle pareti della navata centrale di Luigi Ademollo (XIX sec.), si ricordano le opere seicentesche e settecentesche: Ascensione di Cristo (Jacopo Vignali), Santi Agnese e Nicola (bottega di Matteo Rosselli), Miracolo di S.Martino (Bacchini), Santi Brigida e Biagio (Giovanni Battista Digerini), Incontro di Cristo con la Veronica sulla via del Calvario (Francesco Boschi), Vergine del Rosario (Matteo Rosselli), Ultima cena (Francesco Curradi), Natività (Pier Dandini), Circoncisione (Jacopo Vignali), Santi Caterina e Lorenzo (Jacopo Chiavistelli), Immacolata concezione (Bacchini), Santi Maria Maddalena e Jacopo (Alessandro Cominotti), Resurrezione (Matteo Rosselli), Voto per la preservazione dalla peste e Oltraggio alla Madonna del Sole (tondi di G.B.Tempesti), Elemosina di S.Martino e stemma mediceo (tavola ottagonale sospesa sopra la navata, di Jacopo Vignali).

 

Infine si segnalano le formelle bronzee della Via Crucis, opera dello scultore contemporaneo Marcello Tommasi.