MARIO PILONI (1925-1994)
Mario Piloni, nasce a Firenze nel 1925.
Dopo variegate esperienze teatrali e cinematografiche (tra le quali si ricorda una parte nel film "Cronache di poveri amanti" di Pasolini) giunge in Versilia alla fine degli anni '50.
Persona eclettica e subito stimata per le alte qualità morali e culturali, entra a far parte della redazione locale del giornale "La Nazione" e pubblica articoli di cronaca quotidiana e di carattere turistico e storico.
Nel 1958 costituisce la compagnia amatoriale del "Microteatro delle 4 Muse", con la quale ha l'onore di esibirsi anche al festival della canzonetta del carnevale di Viareggio.
Nel 1959 codifica le caratteristiche di una nuova maschera versiliese dai colori bianco e celesti: inizialmente gli attribuisce il nome di "Stranguglione", poi, l'anno seguente, lo muta in "Sprocco". Il personaggio è rapidamente considerato un punto di riferimento del folklore locale sino ad assumere il ruolo di simbolo del carnevale di Pietrasanta.
Negli anni sessanta è attivo componente del Comitato Valorizzazione Marina, inesauribile organizzatore di belle feste negli anni d'oro della Versilia, tra cui il Carosello delle Fiabe (un colorato carnevale dei bambini) e la Festa degli Ospiti Stranieri.
Successivamente diviene direttore dell'Archivio Storico Comunale di Pietrasanta e si rende fondamentale collaboratore di molti giovani studiosi nella consultazione delle preziose carte da lui scientificamente riorganizzate.
Negli anni '80 costituisce, in collaborazione con il circolo ANSPI di Marina di Pietrasanta, la compagnia teatrale "Il Pinuglioro" e mette in scena varie opere drammatiche di alcune delle quali è autore (Il Precursore, Aceldama). All'inizio degli anni '90 crea la compagnia teatrale goliardica "I Filibustieri", in cui recita la figlia Giovanna; scrive testi comici e di satira sulla politica locale, ottenendo un grandissimo successo nelle rappresentazioni al teatro comunale, costantemente esaurito.