Inaugurata nella Piazza della Repubblica a Tbilisi la nuova scultura di Prasto, al secolo Vazha Mikaberidze. E’ un’opera a forma di uovo (divertente e a doppio senso il titolo “N’uovo”). Questo poliedrico artista contemporaneo, nato a Tbilisi, vive e lavora nel nostro Paese fin dal lontano 1993. Quando, dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti di Tbilisi, andò a Firenze per proseguire gli studi all’Accademia di Riaci. E da allora non è più tornato. Vive a Pietrasanta, in Versilia. Frequentata dal grande Michelangelo. E poi da generazioni di scultori da tutto il mondo. Una scultura gemella fu donata tre anni fa dallo scultore proprio al Parco della Versiliana. “L’uovo come simbolo di creatività. E’ la cifra stilistica di un grande artista che contribuisce ad unire i nostri due Paesi“, ha commentato alla cerimonia l’Ambasciatore italiano Antonio Bartoli. Poi Prasto ha indossato gli stivali, si è immerso della fontana e ha svelato la sua ultima creatura, che gira anche con il vento. Omne vivum ex ovo.