Comune di Pietrasanta

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Protezione Civile – Antincendio Tecnico – Soccorso Estremo

 

Sede operativa: Via Basilicata, 2 - Pietrasanta (presso locali ex Macelli)

tel 393-1262106 / 340-2694228
e-mail: muttleys@alice.it / muttleysgroupversilia@pec.it

Presidente Alessio Perilli - Vice-presidente Elisabetta Ercolini


Nasce il 6 dicembre 2005, nella frazione di Strettoia, Pietrasanta, dove peraltro ha avuto sede legale.

L’idea ed il sistema di proporre una serie di servizi collegati al settore di Protezione Civile, ritenuta da sempre “solo una gran spesa”, è la molla che fa scattare l’esplosione del gruppo: troppo spesso se ne sente parlare, a volte tutt'oggi, a sproposito ed in modo limitativo (in emergenza).

A supporto ed integrazione, e non in sostituzione, delle realtà già presenti, individuate le tipologie di queste prestazioni, sviluppa ed organizza le proprie attività in maniera del tutto autonoma.

Operativo da subito, si impegna a 360° prevalentemente nei servizi Antincendio Tecnico con Gestione e Coordinamento dell' Emergenza (manifestazioni di pubblico spettacolo: culturali, teatrali e sportive UISP, ACSI, concerti, feste, Corsi Mascherati, Veglioni nelle piazze, “Anteprime” di Mondadori, Il Fatto Quotidiano, Festival della Salute, etc…. ), Gestione e Sicurezza della Viabilità per gare ciclistiche (con Brevetto ASA rilasciato da Prefettura, intero calendario sulla provincia di Massa Carrara, etc ..), nel pattugliamento notturno a mercatini o manifestazioni varie, nei Sanitari atipici come l’assistenza di Primo Soccorso per manifestazioni fuoristradistiche con mezzi 4x4 attrezzati e Ricerca Dispersi, recupero in zone impervie, grazie anche alla collaborazione della Centrale Operativa 118. Monitoraggio antincendio boschivo e della rete idrica ed operativo in h24 per tutte le emergenze sul territorio intercomunale e fuori.

Opera in maniera continuativa sul territorio e nelle scuole da anni in materia di Protezione Civile: previsione, prevenzione, emergenza e superamento dell'emergenza con uomini, materiali e mezzi.

Ha svolto, nel tempo, la campagna di Informazione alla popolazione grazie alla disponibilità di materiale dal DPC (Dipartimento della Protezione Civile). Un grande impegno nelle Scuole, dove ha svolto programmi sull'autoprotezione, i rischi ed i relativi comportamenti da adottare, etc… attraverso accordi privati e programmazione con gli Istituti Scolastici, ed in seguito in maniera più limitata, anche attraverso il CESVOT.

La nascita e l'iniziale sviluppo sono dovuti al piccolo bagaglio messo a disposizione alcuni dei fondatori. Provenienti da altre realtà, diversi volontari hanno infatti partecipato ad emergenze più o meno grandi: dall’alluvione Versilia del 1996, a Camaiore, da quella del Nord Est nel 2000 al sisma nelle Marche, dai funerali del Papa alla prima messa del successore (in sala operativa della regione Toscana a Roma), dalla caduta del Canadair a Vittoria Apuana (Forte dei Marmi) al maltempo dello stesso anno (ripristino viabilità da alberi etc…).

Notevole apporto anche da chi ha svolto programmi di informazione e formazione nelle scuole, con redazione di Piani di Evacuazione e simulazioni, oltre alla redazione di alcuni Piani Comunali di Protezione Civile e da chi, anche solo per diletto e beneficenza, partecipa a raduni e gare di fuoristrada, e chi s’impegna in spettacoli di FreeStyle Quad, per la conoscenza del territorio e la capacità di raggiungere zone impervie in sicurezza.

Contraddistingue il gruppo l’autonomia e l’indipendenza da altri organi: è grazie all’impegno, alla passione e alla voglia di crescere dei propri Volontari, che ha ottenuto grandi risultati e soddisfazioni.

La formazione dei propri Operatori ha un costo, ma è fondamentale per la professionalità richiesta, a seconda del settore d’impiego: Addetti Antincendio Rischio Elevato (VVF), Operatori specialisti in Disaster Management (DI.MA.), Soccorritori di 2° livello avanzato o BLS e DAE, HACCP, Operatori di Protezione Civile, ASA (Addetti Segnalazioni Aggiuntive), Assistente Bagnanti.

A discapito di materiali, attrezzature, mezzi e formazione ridotti al minimo, ha fronteggiato spese ingenti per locazioni, manutenzioni delle stesse per renderle vivibili, e continui traslochi, oltre alle attività vere e proprie di protezione civile, per le quali il rimborso forfettario annuale dell'ente, non copre neanche le spese alimentari.

 

“Nonostante questo, non c'è stata emergenza che non ci abbia visto operativi : con due fuoristrada ed un autoarticolato in Abruzzo (sisma) , con punti luce su voragini in autostrada (Pisa, alluvione), durante la tragica esplosione della cisterna di GPL a Viareggio, ma anche su incendi boschivi locali, frane, allagamenti, taglio di piante anche in collaborazione con personale Enel e tecnici (Lucca alluvione, ietrasanta e Forte dei Marmi per vento forte) , e localmente con motoseghe e pompe idrovore in azione notte e giorno, monitoraggio per i periodi a rischio incendio boschivo e durante le fasi di criticità idrauliche, idrogeologiche etc. A causa di numerose frane e smottamenti importanti, sono stati diversi anche gli interventi in fuoristrada per poter far intervenire i sanitari in frazioni isolate.

Negli ultimi anni, inoltre, la sala operativa ha impegnato notevolmente durante le emergenze: il gruppo ha garantito lunghi presidi al COC e numerosi interventi sul territorio comunale con dedizione e serietà.

Anche l'emergenza “Tallio” ha impegnato il gruppo, anche se in misura ridotta rispetto a tutto il resto, così come la ricerca di persone scomparse.
Il nostro territorio non ci fa mancare niente, purtroppo: mareggiate e libecciate comprese.”

- il presidente Alessio Perilli -

 

Un'enorme dispendio di energie, tempo e denaro che hanno portato alla crescita esponenziale di quello che adesso si trova ad essere un gruppo, esclusivamente basato sul VOLONTARIATO, all'ennesima “pausa” per la criticità che lo accompagna dalla nascita: la sede.

Affrontare 7 traslochi in 10 anni mentre le squadre continuano a svolgere le numerose attività, è stato pesante, in tutto e per tutto. Il travagliato percorso che ci ha portato ad essere quello che siamo oggi, ci ha insegnato che la passione porta a superare anche gli ostacoli più tosti: è anche vero che c'è una sottile linea a delimitare la volontà di farcela e l'impegno stressante che danneggia la natura umana. Speriamo su questa linea non venga eretto un muro.

Nato dal nulla e con nulla, nel tempo si è guadagnato la fiducia di privati ed istituzioni, ha allargato i propri orizzonti abbracciando cause perse e facendo spesso da collante. 10 anni possono sembrare tanto tempo, anche se intorno abbiamo realtà storiche centenarie.

Pensando a quanti passi sono stati realizzati ed a quanta credibilità abbia acquisito questo sforzo, i nostri primi 10 anni sono stati una continua “corsa”.

Dobbiamo ringraziare, per questa crescita, tutte le persone che hanno contribuito con il loro prezioso tempo, dedizione e professionalità ed allo stesso tempo gli innumerevoli incontri e la fatalità di percorsi intrecciati che hanno permesso nuove e continue collaborazioni ed amicizie.

La sfida iniziale si rinnova e le basi di oggi ci rendono determinati a fare molto di più, insieme.

E' incredibile quanto l'entusiasmo dei volontari abbia potuto costruire, e con quella speciale sintonia che ci lega anche ad altre realtà: “SI PUO' FARE” ! Questo il nostro motto per il “decennale”.

Ci ha accompagnato nel corso dell'anno 2015 e ci accompagnerà per il 2016, che vede l'istituzione del X-Muttley's”: per tutto l'anno 2016, fino al prossimo dicembre, verranno organizzati eventi sui diversi temi delle attività statutarie. Una forma per festeggiare ma soprattutto per conoscere, crescere, imparare e riflettere durante i momenti di condivisione e partecipazione al nostro decennale, l'anno “X“ dal quale “ripartiamo”.

 

 

Il nome
Muttley è il personaggio principale di un cartone animato: il fedele compagno di Dick Dastardley.
In entrambe le serie (The race machine e Stop the Piccion), D.D. cerca nei modi meno convenzionali di arrivare per primo e fermare il piccione viaggiatore: immancabilmente non ci riesce finendo per nuocere a sé stesso ed a Muttley. Questi, però, trova sempre la soluzione per salvarsi….. e reclama  “Medaglia medaglia medaglia”  per salvare la pelle al compagno.
Di qui, dalla richiesta di medaglia, l’ironia

  1. del volontario che viene visto un po’ come colui che opera ed è presente solo per esser guardato con la sua bella divisa colorata: in mostra come una medaglia;
  2. dello stesso volontario che invece opera per la semplice passione e la voglia di fare qualcosa per gli altri: sua gratificazione e medaglia.

Fondamentalmente il Volontario, che si dica tale, si identifica nel 2° punto.
Può capitare, a volte e purtroppo, che l’identità del volontario vacilli un attimo: ecco perché il 1° punto.
(Indipendentemente dalla divisa, nel nostro quotidiano, siamo tutti un po’ “Muttley”!)

 

Il logo
Ritratto “sghignazzante”: espressione tipica di Muttley
In emergenza, o comunque in servizio ordinario, nonostante le critiche, è forse una forma più diretta e meno distaccata per l’approccio con l’operatore; così come la scelta dell’identificativo sulla divisa, con il nome proprio e l’iniziale del cognome. E’ un modo come un altro per facilitare i rapporti interpersonali, anche tra i diversi operatori. 

 

pagina che ci ha dedicato il Giornale della Protezione Civile:
http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/presa-diretta/versilia-il-muttleys-group-dopo-il-decennale
pagina FB:
http://www.facebook.com/muttleys.versilia/