Comune di Pietrasanta - Francesco Messina

Igor Mitoraj

(Oederan, DEU, 1944)

 

 

Di madre polacca e padre francese, Igor Mitoraj, dopo aver frequentato il Liceo Artistico a Bielsko-Biala, nel 1963 inizia a studiare pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove ha come insegnante Tadeusz Kantor che lo avvicina ad artisti contemporanei quali Warhol, Lichtenstein, Merz e Klein.

Nel 1968, a Parigi, prosegue gli studi all’Ecole Nationale Superieure des Beaux-Arts.

Trascorre negli anni ’70 un lungo periodo in Messico e approfondisce le culture sudamericane e atzeche, manifestando il suo interesse principale per la scultura.

Nel 1976 ottiene un grande successo alla prima mostra personale presso la Galleria La Hune di Parigi; vince il “Premio scultura” a Montrouge ed apre il suo studio a Montmartre. Dopo numerosi viaggi (New York, Grecia etc...), nel 1979 giunge in Toscana a Pietrasanta e nel 1983 vi si trasferisce definitivamente, allestendovi il suo laboratorio, in aggiunta a quello di Parigi.

Ha tenuto numerosissime e prestigiose mostre personali a livello internazionale ed ottenuto importanti incarichi per sculture monumentali in spazi pubblici e privati. Sue opere si possono ammirare, tra l’altro, al British Museum e al Canary Wharf a Londra; a Bamberg; a Cracovia; a La Défense di Parigi; alla Galleria degli Uffizi e Giardino di Boboli a Firenze; a Piazza del Carmine e Teatro alla Scala a Milano; a Piazza Monte Grappa e Piazza Mignanelli a Roma.

Ha ricevuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo.

Nell'area apuo-versiliese ha partecipato a numerose rassegne espositive. A Pietrasanta, di cui è cittadino onorario, si avvale della collaborazione di diversi laboratori e fonderie del territorio. Nel 1992 è stato insignito del “Premio Pietrasanta e la Versilia nel mondo” e dal 1995 la sua opera Il Centauro, nella piazza omonima, fa parte del Parco Internazionale della Scultura Contemporanea della città. Presso il Museo dei Bozzetti ‘Pierluigi Gherardi’ di Pietrasanta si possono ammirare il bozzetto Nascita di Venere, tuttotondo in gesso del 1991, e il bozzetto Orizzonte, tuttotondo in vetroresina e pietra del 1984.

 

"La produzione artistica di Mitoraj è stata esaminata, analizzata, sviscerata nelle sue forme come nelle sue ‘fratture’. Parti complementari di un’unica creazione che ritrova se stessa nella contrapposizione dei pieni e dei vuoti appositamente studiati e realizzati per esaltare la perfezione e la sensualità dei suoi personaggi che improvvisamente si materializzano in studiate finestre che si aprono, come mondi surreali, sulla purezza della superficie dei corpi. Sculture dagli sguardi proiettati verso il passato, un passato quasi rimpianto in contrapposizione di un presente che si ha quasi paura di guardare, come si percepisce dai volti privati degli occhi, oppure avvolti da bende trasparenti che lasciano percepire i lineamenti. Sembra incredibile, ma questa atmosfera surreale che permea le sculture di Mitoraj sparisce ogni qual volta le sue opere vengono inserite in un contesto vissuto sia esso antico o moderno purché sia capace di interagire con i vuoti e con i pieni delle sue sculture. Diventando di fatto delle nuove opere d’arte non più finite in sé, ma installazioni contemporanee capaci di offrire emozioni inaspettate per proiettarci o nel passato più remoto, oppure nel futuro più avveniristico. È questa la grandezza di Mitoraj, un artista che cerca la monumentalità e l’eccessivo fuori misura delle sue figure per dialogare con l’architettura moderna… oppure per confrontarsi con l’antico".
(F. Buranelli, 2011)

 


Informazioni:

www.museodeibozzetti.it

 

 


 

 

Of Polish mother and French father, Igor Mitoraj, after having attended the Artistic High School in Bielsko-Biala, in 1963 he began to study Painting at the Academy of Fine Arts of Kraków, where he had as a teacher Tadeusz Kantor, who brought him near to contemporary artists such as Warhol, Lichtenstein, Merz e Klein. In 1968, in Paris, he continued his studies at the Ecole Nationale Superieure des Beaux-Arts.

In the Seventies, he spent a long time in Mexico and examined thoroughly the South-American and Aztec cultures, by showing his main interest in sculpture. In 1976, he obtained a great success at his first solo show at the La Hune Gallery in Paris; he won the “Sculpture Award” in Montrouge and opened his own studio in Montmartre. After numerous trips (New York, Greece, etc...), in 1979 he arrived in Tuscany in Pietrasanta, where he moved definitely in 1983, setting up his studio, besides the one in Paris.

He presented very numerous and prestigious solo shows at international level and obtained important commissions for monumental sculptures in public and private spaces. His works can be seen, among other places, at the British Museum and at the Canary Wharf in London; in Bamberg; in Kraków; at La Défense in Parigi; at the Uffizi Gallery and the Boboli Gardens in Florence; at the Square of the Carmine and at La Scala Theater in Milan; at the Monte Grappa Square and at the Mignanelli Square in Rome. He received awards and recognitions all over the world. In the Apuan-Versilia area he participated in many exhibitions. In Pietrasanta, of which he is honorary citizen, he works with diverse workshops and foundries of the territory. In 1992, he received the “Pietrasanta and the Versilia in the World” Award and since 1995 his work Il Centauro (The Centaurus), in the homonymous square, belongs to the International Park of Contemporary Sculpture of the City. At the ‘Pierluigi Gherardi’ Museo dei Bozzetti (Museum of Maquettes) of Pietrasanta it is possible to admire the Nascita di Venere (Birth of Venus) maquette, a in the round plaster sculpture of 1991, and the Orizzonte (Horizon) maquette, a in the round fiberglass sculpture of 1984.

 

"Mitoraj’s artistic production has been examined, analyzed, studied in details in its forms as well as in its ‘fractures.’ Complementary parts of a unique creation, that finds itself again in the contrast of the full and hollow spaces, which have been purposely studied and created to highlight the perfection and the sensuality of his characters, which suddenly materialize themselves in specific windows that open, as surreal worlds, on the purity of the surface of the bodies. Sculptures with looks directed towards the past, an almost regretted past, in contrast with a present, that we are almost afraid to look at, as it is possible to perceive from the faces deprived of the eyes, or wrapped up in transparent bandages, that let the features to be revealed. It seems incredible, but this surreal atmosphere, which permeates Mitoraj’s sculptures, disappears every time his works are set in a lived context, both ancient and modern, provided that it would be able to interact with the full and hollow spaces of his sculptures. Becoming in this way new works of art, not completed by themselves, but being contemporary installations able to offer unexpected emotions to project us either in the most remote past or in the most futuristic future. This is Mitoraj’s greatness, an artist who looks for the monumentality and for the excessive, out-of-measurement of his figures in order to dialogue with modern architecture... or to face the ancient world."
(F. Buranelli, 2011)

 

For information:

www.museodeibozzetti.it