Comune di Pietrasanta - Francesco Messina

Franco Miozzo

(Ponte di Brenta, PD-ITA, 1909 – Pietrasanta, LU-ITA, 1996)

 

Di origine veneta, Franco Miozzo giunge con la famiglia in Versilia nel 1917 e si iscrive alla Scuola d’Arte ‘Stagio Stagi’ di Pietrasanta, lavorando il marmo con A. Bozzano; conosce e frequenta in quegli anni L. Viani, M. Marini e C. Carrà. Nel 1929, mentre era soldato, espone alcune sue opere presso il Circolo Ufficiali di Presidio di Bologna; tornato a Pietrasanta, lavora come operaio presso alcuni studi di scultura della città, trasferendosi successivamente a Roma, per usufruire di una borsa di studio dell’Accademia di Francia. Qui ha contatti, tra gli altri, con Martini, Sironi e Marinetti; resta a Roma fino agli anni ’40 e lavora anche in Vaticano. Dopo aver combattuto durante la Seconda Guerra Mondiale in Croazia e Montenegro, si ristabilisce a Pietrasanta ed insegna dal 1957 al 1975 Plastica e Disegno presso l’Istituto ‘Stagio Stagi’. Ha esposto opere di pittura e scultura in numerose città italiane ed estere.

Sue opere si trovano presso il Modern Museum di New York, la Galleria d’Arte Moderna di Roma, il Comune di Sperlonga, il Museo della Carta di Pescia, il Museo Storico della Resistenza di S. Anna di Stazzema, le città di Camaiore e Seravezza. Dagli anni trenta agli anni novanta ha partecipato a numerosissime rassegne espositive del distretto apuo-versiliese. Le sue sculture, in marmo e bronzo, sono state realizzate presso lo studio dell’artista e vari laboratori e fonderie del territorio. Fanno parte del Parco Internazionale della Scultura Contemporanea di Pietrasanta : a Fiumetto, in Piazza D’Annunzio La bagnante, 1960; a Tonfano, in Piazza XXIV Maggio, Nudo verticale (La tuffatrice), 1995; a Pietrasanta, in Piazza Matteotti, San Martino, 1997 e, in Piazza Carducci, Propulsione, 2003. Presso il Museo dei Bozzetti ‘Pierluigi Gherardi’ di Pietrasanta si segnalano i bozzetti Motto-Fuoco 22, tuttotondo in gesso dipinto e marmo del 1955 e San Martino, tuttotondo in gesso del 1977.


“Un pittore di sicura personalità e di coraggiosa sensibilità e apertura al nuovo e al rischio, sensibile com’era alle forme - in genere figurative - ma che gli giungevano filtrate dalle Avanguardie del primo Novecento. Non poteva accontentarsi di certo manierismo versiliese chi aveva letto Marino Marini o Arp, Moore e Viani, il futurismo e l’informale: e questa vivacità creativa la trasfuse nei suoi allievi soprattutto attraverso la sua attività di scultore.” (D. Carlesi, 1999).





Informazioni:

www.museodeibozzetti.it
www.francomiozzo.com

 

 


 

 

 

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