(Uccle, BEL, 1934 – Montecarlo, MCO, 2005)
Abbandonati a Bruxelles gli studi di architettura, nel 1955 raggiunge Parigi, per “consacrarsi al disegno”. Viaggia in tutta Europa e dopo che le riviste "Horizon", "Esquire" e "The New Yorker" di New York pubblicano i suoi disegni si reca negli Stati Uniti. Nel 1967 partecipa alla Biennale di Parigi e i suoi lavori intanto appaiono su "Time", "Fortune", "Graphis", Atlantic Monthly", "Nouvel Observateur" e "L'Express". Negli anni ’70 crea illustrazioni per opere di Kafka, Bradbury, Borges, Apollinaire, Prevert, Vian, e Maupassant, esegue le scenografie per opere liriche di Frank Martin e Giacomo Puccini ed inizia a esprimersi anche con la scultura. Nel 1983 si dedica alla realizzazione di cartoni animati e cortometraggi a New York, Los Angeles e New Orleans; apre, inoltre, un nuovo studio a Montecarlo. Nel 1987 illustra per Amnesty International la "Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo". Crea la "Fondazione Folon", vicino a Bruxelles, inaugurata nel 2000.
Numerosissime e prestigiose le mostre personali e collettive tenute in tutto il mondo. Tra le sue principali esposizioni personali si ricordano: Galerie de France, Parigi (1968); Lefebre Gallery, New York (1969; 1972; 1978; 1980; 1982); Galleria Il Milione, Milano (1970); Musée des Arts Décoratifs, Parigi, Palais des Beaux-Arts, Charleroi, Musée Royaux des Beaux-Arts de Belgique, Bruxelles, Castello Sforzesco, Milano (1971-72); Studio Marconi, Milano (1974); Museo Boymans-van Beuningen, Rotterdam (1976); Institute of Contemporary Art, Londra (1977); Musée de la Poste, Parigi (1982); Musée Ingres, Montauban (1982); Galerie Maeght, Parigi (1982); La Défense, Parigi (1983); Museo Picasso, Antibes (1984); Tokyo, Osaka, Kamakura (1985); Museo Correr, Venezia (1985); Musée Botanique, Bruxelles (1987); Scuola Grande di San Giovanni, Venezia (1988); Metropolitan Museum of Art, New York (1990); Museo Marino Marini, Firenze (1990); Parco del Château de Seneffe, Belgio (1990; 1996); La Pedrera, Barcellona (1993); Marisa Del Re Gallery, New York (1994); Media City, Shizuoka, Museo Bunkamura, Tokyo e Kyoto, Giappone (1995); Musée Olimpique (202 opere), Losanna (1996); Museo Morandi, Bologna (1996); Casinò, Knotte-Le Zoute, Belgio (1997); Castelo de Sao Jorge, Lisbona (2001); Forte Belvedere e Palazzo Vecchio, Firenze (2005).
Tra
le sue più importanti commissioni pubbliche vi sono: "Magic
City", dipinto (165 mq), sala del nuovo metro, Bruxelles (1974);
"Paysage", murale per l'Olivetti, Stazione Waterloo, Londra
(1975); "murale" (14 piani), Parigi (1985); "tappezzeria"
(80mq), Palazzo dei Congressi, Monaco (1989); "sculture" di
grandi dimensioni a Parigi, Barcellona, Marsiglia, Montecarlo e
Bruxelles (1991); "vetrate" della Cappella, Mont-Agel,
Francia (1992); "Le Messager", Parco Reale, Bruxelles
(1997); "sei vetrate", Chiesa di Burcy e "dodici
vetrate", Chapelle de Pise, Nîmes, Francia (1998).
Folon
ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui il "Certificate of
Merit", Art Directors Club, New York (1966); il "Grand
Prix", XII Biennale di San Paolo (1973);l’ "Ordre de
la Légion d'Honneur", Eliseo, Parigi (2002); il titolo di
"Ambasciatore" dell'UNICEF (2004).
Nel 1996 Folon scolpisce le prime sculture in marmo a Pietrasanta, collaborando con laboratori, studi di marmo e mosaico del territorio. Partecipa a numerose iniziative nell'area apuo-versiliese, tra cui si ricordano le personali: La Versiliana, Marina di Pietrasanta (1992); Galleria La Subbia, Pietrasanta (1998); Piazza del Duomo e Chiesa di S. Agostino, Pietrasanta (1999); "Le temps d'une prière", Piazza del Duomo, Pietrasanta (1999), quando la notte del 31 dicembre duemila lumini, posti in altrettante mani in terracotta, da lui create, sono stati accesi in ricordo delle duemila personalità che, secondo l’artista, hanno ‘segnato’ il secolo XX; scenografie e costumi per "La Bohème", Festival Pucciniano, Torre del Lago (2002); Palazzo Ducale, Lucca (2002); Villa Paolina, Viareggio (2004). Dal 2002 nel Parco Internazionale della Scultura Contemporanea di Pietrasanta è presente l’opera L’oiseau, posta alla rotatoria viale Apua/via Unità d’Italia. Nel Museo dei Bozzetti ‘Pierluigi Gherardi’ di Pietrasanta si segnalano i bozzetti Maria, altorilievo in gesso del 1995; Donner, tuttotondo in gesso del 1999 e la scultura Donner, tuttotondo in terracotta del 1999 .
“Jean Michel Folon ha iniziato a scolpire le sue figure…nel 1990, dopo aver a lungo indagato la materia e l’incontro tra colori, spessori, superfici diverse attraverso la pratica del collage e dell’objet trouvé. Nella scultura l’artista ha trovato lo spazio, la gioia del respiro, la libertà del corpo en plain air, la possibilità – persino – di far volare le sue creature e di lasciarle atterrare sull’erba morbida di un prato, ai bordi di un lago alpino. Strettissimo è nella sua arte il legame tra forme dipinte con la leggerezza e la trasparenza dell’acquerello e forme scolpite nel legno o nel bronzo, e … anche nel marmo, tanto che pare quasi che quel pulviscolo luminoso che è essenza stessa della sua immagine sulla carta si sia trasformato in involucro d’aria per la sua scultura, in vibrazione costante della luce sulla pelle del bronzo. Ed è lo stesso Folon, con la sua impareggiabile capacità di parlare per immagini, a confessare: “devant chacune des mes sculptures, je ne veux pa que la lumière s’ennuie”. (M. Pasquali, 1999)
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