(Český Krumlov, CZE, 1940)
Nata in Boemia, Anna Chromy, pittrice e scultrice, si forma artisticamente a Vienna e successivamente in Francia, dove frequenta l'Académie des Beaux Arts, l'Académie de la Grande Chaumière e la Sorbonne a Parigi, studiando anche con Salvador Dalì.
Ddalla
fine degli anni ’70 ha presentato le sue opere in numerosissime
e prestigiose installazioni, esposizioni personali e collettive in
Europa e nel mondo. Moltissime ed importanti sono le commissioni
pubbliche. Tra le sue principali mostre personali si ricordano: Museo
d'Arte Moderna, Praga (1992); Opéra, Principato di Monaco
(1996; 1997); Opéra Comique, Parigi (1996); SI Center,
Stoccarda (1996); Oberhausen (1997); Parco del Castello, Hellbrunn,
Salisburgo (1998); Galerie Leadouze, Parigi e Cannes (1999); Palazzo
Allegria, Beaulieu (1999); Ovocny Trh/Stávovské
Divadló, Praga (2000); Porto Rotondo (2001); Staatsbrücke,
Salisburgo (2001); Grimaldi Forum, Montecarlo (2002); MusArc, Ferrara
(2003); Place Vendôme, Parigi (2005); Musée Carnoles,
Mentone (2006); Museo Archeologico Nazionale, Atene (2007); Pechino
(2009); Saint Tropez (2011);Museo d’Arte, Foshan (2012).
Dal 1988 Anna Chromy stabilisce il proprio studio in Toscana, a Pietrasanta, lavorando con fonderie e laboratori del territorio. Tra le mostre personali qui realizzate: Chiesa di S.Agostino (1999); La Versiliana (1997); Sala delle Grasce (1999); "DonnaScultura", I ed., Chiostro di S.Agostino (2003); Chiesa di S. Agostino e Piazza del Duomo (2004-'05). Nel 2001 sono collocate in Piazza Navari/Pontile a Forte dei Marmi le sculture Controvento e Quattro Costellazioni. Fa parte del Parco Internazionale di Scultura Contemporanea di Pietrasanta l’opera Il Danzatore, posta in piazza dello Statuto nel 2003.
Si possono ammirare, inoltre, presso il Museo dei Bozzetti ‘Pierluigi Gherardi’ di Pietrasanta i bozzetti Danzatore, tuttotondo in gesso del 1966 e La morte, tuttotondo in gesso del 1993.
“Il mio rapporto con la Versilia è stato quello di una felicissima scoperta che ha deciso la mia vocazione di scultrice. Solamente qui ho appreso il valore poetico della plasticità e i segreti delle tecniche della scultura del bronzo e del marmo. In fondo, altrove, in un mio lungo girovagare per l’Europa: in Boemia dove sono nata, a Praga dove ho vissuto da bambina, a Vienna e a Parigi dove ho studiato, sotto la luce della Costa Azzurra, io non ho fatto che dipingere: dipingere corpi sognati e modellati come se fossero sculture. Ma soltanto qui, nei secolari studi del marmo o nelle fonderie di Pietrasanta, ho avvertito veramente il bisogno di dare una tangibile plastica concretezza alle mie figure fantastiche. Ecco, la Versilia costituisce per me un punto di arrivo: una terra d’elezione. La terra in cui mi sono sentita rinascere attraverso il mio lavoro.” ( A. Chromy, 2004)
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